Il blocco contiene cinque impronte, delle quali una è attribuibile ad un teropode, mentre le rimanenti hanno una morfologia completamente diversa.
Si tratta di impronte tondeggianti o ellittiche dal diametro maggiore che varia dai 20 ai 25 cm.
L’impronta BC III-2 mostra le impressioni delle dita corte e tozze, tipiche della maggior parte dei dinosauri erbivori, mentre la forma generale dell’impronta permette di escludere sia gli ornitopodi che i sauropodi, i due gruppi ai quali appartenevano la maggior parte dei dinosauri erbivori del Cretaceo Inferiore.
È invece compatibile con la morfologia generale delle impronte una attribuzione agli anchilosauri, dinosauri corazzati che colpiscono molto la fantasia a causa delle loro pesanti armature. Erano gli “armadilli” fra i dinosauri, erbivori poco agili, ma difesi da un pesante scudo osseo che ne ricopriva il dorso.
L’impronta di teropode contenuta in questo blocco (BC III-1) assomiglia alle altre rinvenute a Borgo Celano.
Ha una lunghezza di circa 30 cm, che diventano 42 se si considera l’impressione parziale del metatarso.
Si ricorda che tutte le impronte di questo blocco sono conservate sotto forma di controimpronte, cioè calchi naturali, e sono quindi in rilievo anziché essere affossate. Questo dato, per quanto sia vero per la maggior parte delle impronte rinvenute a Borgo Celano, può rendere particolarmente difficile alle persone meno esperte la lettura di impronte povere di caratteristiche morfologiche come quelle tondeggianti su questo blocco.